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VORREI ESSERE NATA UOMO
Ci sono giorni in cui vorrei essere nata uomo. Per esempio quando un amico ti invita a prendere un caffè e tu stai interpretando magistralmente la Cinderella di Perrault in giro per la casa. E lui ride dicendoti: “Per fortuna io queste cose non devo farle.” Mah, non capirò mai la propensione dei maschi a vivere nella monnezza. In quei casi mi ricordo sempre la massima di mia madre: “Se uccidiamo qualcuno durante la sindrome premestruale, vale come attenuante”. E allora, sorridendo, tra una lavata di piatti e una di pavimento, immagino di soffocare il mio amico con il sacchetto dell’aspirapolvere e mi sento meglio. Poi inizio a starnutire perché alla polvere sono allergica e smetto pure di sorridere. E finisco col considerarla seriamente un’opzione. Ci sono giorni, invece, in cui sono felice di essere nata donna. Ma quei giorni non riesco proprio a ricordarli!
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